Clinica San Michele

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I primi sintomi della depressione

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COS’È LA DEPRESSIONE

Capita a tutti, di tanto in tanto, di sentirsi giù di morale, ma questa sensazione di solito è temporanea e reattiva ad una situazione ben precisa. La depressione, invece, è uno stato in genere permanente che interferisce con la vita quotidiana e può avere gravi ripercussioni tanto sulla persona che ne soffre quanto su coloro che la circondano. Per questo motivo, anche se molti pensano sia un disturbo banale e di facile risoluzione, è fondamentale conoscerla e, se necessario, chiedere aiuto ad uno specialista per risolverla.

La depressione è una delle problematiche legate alla salute mentale più comuni e, secondo l’ISTAT colpisce 2,8 milioni di persone solo in Italia. La sua eziogenesi è sicuramente multifattoriale e può comprendere fattori psicologici, genetici e ambientali: per questo motivo spesso l’approccio più efficace vede una combinazione tra psicoterapia e utilizzo di psicofarmaci specifici, come gli ansiolitici e gli antidepressivi.

Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi di salute mentale (DSM-5) descrive la depressione maggiore come “un periodo di almeno due settimane in cui una persona ha sperimentato un umore depresso o perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane e ha avuto una maggioranza di sintomi specifici, come problemi con il sonno, mangiare,  energia, concentrazione o autostima”.

La depressione è inoltre due volte più comune nelle donne che negli uomini. Può manifestarsi ad ogni età, con un’età media di esordio intorno ai 25 anni. Alcune persone hanno episodi di depressione isolati seguiti da lunghi periodi senza sintomi, mentre altre hanno episodi sempre più frequenti con l’aumentare dell’età.

I SINTOMI INIZIALI DELLA DEPRESSIONE

I sintomi fisici e psicologici della depressione possono comprendere:

  • sentirsi triste, senza speranza o “vuoto”,
  • perdita di interesse nelle attività quotidiane,
  • alterazioni delle abitudini alimentari (anoressia o aumento ingiustificato dell’appetito, con conseguenti alterazioni del peso),
  • disturbi del sonno (insonnia o eccessiva sonnolenza),
  • stanchezza persistente, rallentamento psicomotorio, difficoltà di concentrazione
  • alterazioni dell’umore quali irritabilità, ansia o immotivato senso di colpa,
  • dolori, mal di testa, crampi o problemi digestivi,
  • diminuzione della libido

I SINTOMI GRAVI DELLA DEPRESSIONE

Mentre alcune persone sperimentano solo sintomi lievi e facilmente risolvibili se presi per tempo, esistono forme di depressione più grave, che saranno oggetto di un successivo articolo e che richiedono approcci molto più complessi, anche perché se sottovalutati possono condurre sino al suicidio.

Secondo il DSM-V la depressione è maggiore quando 5 o più dei seguenti sintomi sono presenti quasi ogni giorno per un periodo di almeno 2 settimane, ed uno di essi deve essere un umore depresso o una perdita di interesse o di piacere:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno
  • Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività per la maggior parte del giorno
  • Significativi (> 5%) aumento o perdita di peso oppure diminuzione o aumento dell’appetito
  • Insonnia (spesso insonnia di mantenimento [centrale]) o ipersonnia
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio osservati da altri (non auto-riferiti)
  • Astenia o perdita di energia
  • Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati
  • Diminuita capacità di pensare o concentrarsi o indecisione
  • Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio, un tentativo di suicidio, o un piano specifico per effettuarlo

I motivi per cui la depressione così spesso non viene diagnosticata e nemmeno curata sono svariati, ma una delle cause più comuni è che si può presentare con sintomi significativamente diversi tra loro a seconda delle persone. Molti pazienti, infatti, non arrivano ad avere ideazioni suicidarie o sintomi particolarmente gravi, ma lamentano sintomi che spesso non vengono associati facilmente alla depressione, come apatia, stanchezza, confusione, calo del desiderio, irritabilità, dolori corporei o difficoltà digestive. In questi casi è fondamentale condurre un’accurata diagnosi differenziale, escludendo ad esempio malattie o disturbi di tipo organico (problemi alla tiroide, diabete, problemi cardiocircolatori, morbo di Alzheimer ecc.)

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Sono Barbara Castiglione, esperta in Enneagramma psicologico. Ho lavorato per 30 anni come psicologa psicoterapeuta, focalizzandomi principalmente sul malessere delle persone, sulle loro patologie, sul loro bisogno di cambiare.