Ognuno dei Tipi osserva il mondo da un proprio particolare vertice osservativo. Le visioni del mondo che ne derivano non sono necessariamente errate, ma possono essere limitanti. Comprendere il nostro tipo di Enneagramma può allora aiutarci ad ampliare la nostra prospettiva e ad affrontare le situazioni in modo più efficace. Comprendere il Tipo di una persona ci aiuta a capire perché si comporta in quel modo. Ogni Tipo ha infatti una serie di convinzioni fondamentali che lo motiverà ad intraprendere azioni particolari e lo guiderà nella scelta delle decisioni. Comportamenti che ci appaiono strani o curiosi possono spesso essere spiegati facilmente attraverso la conoscenza dell’Enneagramma. Ogni Tipo, ad esempio, reagisce in maniera differente allo stress e l’Enneagramma ci aiuta a comprendere cosa stressa i vari Tipi e come questi reagiscono di fronte ad una situazione stressante.Per questo motivo, la conoscenza dell’Enneagramma è considerato un utile strumento per lo sviluppo personale che fornisce anche una base per la comprensione degli altri.
La descrizione che segue si basa sugli studi degli psicoanalisti Helen Palmer e Claudio Naranjo. In principio vengono descritti i tratti generali del Tipo, successivamente i suoi tratti nevrotici. Al termine della descrizione dei tratti nevrotici di ogni tipologia, sono state aggiunte alcune note sul controtransfert (come ci sentiamo quando entriamo in relazione con un certo Tipo), sugli aspetti positivi di ogni carattere e sulle possibili strategie di intervento terapeutico.
TIPO 5: L ‘Osservatore
Secondo Helen Palmer si mantiene sempre a una certa distanza emotiva dagli altri, difendendo la sua intimità e non lasciandosi coinvolgere. Ha imparato a bastare a se stesso, a non avere bisogno degli altri pur di non sentirsi sommerso dalle loro richieste. Estremamente razionale e difeso, ha scarso accesso ai suoi sentimenti.
I tipi CINQUE evoluti possono essere eccellenti studiosi, decisionisti imparziali o asceti che vivono in semplicità e completamente distanti da uno stile di vita consumistico/ edonistico.
TRATTI NEVROTICI DEL TIPO SECONDO CLAUDIO NARANJO
Trattenersi: La strategia di fondo utilizzata dal Tipo 5 prevede il fare affidamento sulle proprie risorse e capacità piuttosto che su quelle altrui. Il suo stato di bisogno appare come pietrificato, inibito, soffocato; il suo atteggiamento spesso è rinunciatario o indifferente. All’esterno il Cinque appare spesso come avaro, anche nei sentimenti, e propenso all’insensibilità verso i bisogni altrui, anche se spesso non se ne rende conto.
Incapacità di dare: Il Cinque ha bisogno di sentirsi totalmente libero da vincoli e impegni e, per raggiungere questo obiettivo, realizza una sorta di <<proiezione dell’avarizia nel futuro>> che si manifesta attraverso il non prendere parte all’azione e il non darsi nel presente.
Distacco patologico: Il Tipo 5 manifesta una paura di fondo: non potersi sottrarre al rapporto con gli altri e all’impegno che questo richiede. Ne deriva che, per evitare una simile situazione, deve tendere a minimizzare l’importanza degli altri, distaccandosi emotivamente e mettendo in atto dinamiche financo di tipo schizoide nei casi più estremi.
Paura di venire sommersi: Il forte bisogno di contatto e di amore viene rimosso e al suo posto si manifesta il timore di essere invasi, sommersi dagli altri. Ne deriva spesso una dinamica psichica, intra- ed interpersonale, fortemente conflittuale.
Autonomia: Per evitare la dipendenza dall’altro, il Tipo 5 impara a far conto solo su di sé, ad essere autonomo in tutto e per tutto.
Insensibilità: Il mondo dei sentimenti e delle emozioni, con le dinamiche irrazionali che spesso esso porta con sé, passa in secondo piano, mentre prioritario diventa garantire la propria sopravvivenza a prescindere dagli altri. Spesso i Cinque appaiono perciò freddi, distanti, insensibili.
Rinvio dell’azione: L’azione spesso richiede energia, motivazione, entusiasmo. Essa tradisce le intenzioni di chi la compie, esponendolo al rischio dell’interferenza altrui. Rinviare l’azione significa perciò, ancora una volta, evitare di fare entrare gli altri nel proprio mondo interno.
Orientamento cognitivo: La rimozione della sfera emotiva spesso trova una soddisfazione sostitutiva in attività ad orientamento intellettuale. La spontaneità dei Tipi 5 è repressa e ciò che appare è sempre frutto di una mediazione cognitiva. Tipico del Cinque è, ad esempio, l’umorismo arguto, sottilmente elaborato. E’ un Tipo che dà molta importanza alla sistematizzazione degli avvenimenti della vita, allo studio intenso, all’astrazione piuttosto che alla concretezza.
Senso di vuoto: Il progressivo distacco dalle cose del mondo provoca un impoverimento dell’esperienza e una spesso intensa sensazione di vuoto che, come un sottofondo amaro, accompagna le vicende della vita del Tipo 5.
Colpa: Come il Tipo 4, anche il Cinque è animato dal senso di colpa; ma, mentre nel Quattro si manifesta come autodenigrazione, come proiezione dei propri contenuti interni, nel Cinque essa viene arginata ed espressa come riservatezza, timidezza, ritiro dalla relazione.
Super-Io esigente: Il Tipo 5, come l’Uno, è molto esigente con se stesso e con gli altri; ma, mentre l’Uno si identifica con le richieste del proprio Super-Io, il Cinque si identifica con il proprio Io svalutato e colpevolizzato.
Negativismo: Da quanto sopra, consegue una sorta di negativismo, di sabotaggio interno teso a svalutare ogni tentativo di cambiamento, ogni approccio relazionale che lo faccia uscire dalla propria torre d’avorio. Ogni volta che si esaudisce un desiderio invece che rimandarlo – sembra pensare questo Tipo – ci si espone agli altri e alla propria emotività.
Ipersensibilità: Tutti i tentativi di distacco dal mondo appaiono in realtà, ad uno sguardo più profondo, come reazione compensativa ad una ipersensibilità di fondo, che è altrimenti scarsamente controllabile e che rischia di sommergere il Tipo 5 con le sue richieste. Correlata a questo Tipo è anche la scarsa tolleranza al dolore.
NOTE SUL CONTROTRANSFERT
Il Tipo 5 tende a farci sentire esclusi dalla sua vita, specie quella privata. Viviamo il suo bisogno di privacy e di riserbo come abbandono e ritiro. Nelle situazioni di conflitto appare distaccato e freddo, come se la questione non lo riguardasse e il suo bisogno di autocontrollo appare come una sorta di avarizia di sentimenti. Spesso possono farci sentire giudicati sul piano intellettuale.
ASPETTI POSITIVI
Sono individui in grado di mantenere la calma in situazioni di conflitto; sono obiettivi, spesso colti ed intelligenti. Amano le cose semplici, sono confidenti fidati.
SU CHE COSA LAVORARE
Occorre abituarli a stare tranquillamente nell’esperienza del vivere nel mondo; del coinvolgersi nelle relazioni in modo graduabile e reversibile; dell’individuare cose e atti da scambiare nel rapporto a due e di gruppo; del prendersi responsabilità e autorità verso gli altri; del concedersi lussi e gratificazioni; dell’assaporare quanto avviene in simili situazioni cogliendo l’arricchimento che esse danno ai vari livelli e centri della psiche, sia mentalizzando che non mentalizzando, per farsi infine capaci di affrontare i conflitti anche dal punto di vista emotivo e non solo cognitivo.